Dorothée Gilbert e Hugo Marchand in “Amovéo”.

Un altro intenso passo a due svoltosi nell’ambito de “Les Étoiles Gala Internazionale di Danza” a cura di Daniele Cipriani.

Hugo Marchand e Dorothée Gilbert, étoiles dell’Opéra di Parigi, hanno interpretato “Amovéo”, una magnifica coreografia di Benjamin Millepied, fluida composizione minimalista su musica di Philip Glass. Benjamin Millepied, ballerino e coreografo francese, marito dell’attrice americana Natalie Portman, ne ha realizzato anche i costumi coadiuvato da Paul Cox.

Il palcoscenico che ha ospitato la performance è quello del tradizionale gala internazionale di danza “Les Etoiles” curato da Daniele Cipriani, l’appuntamento tanto seguito dagli appassionati dell’arte coreutica.

Dorothée Gilbert, è nata il 25 Settembre 1983 a Tolosa. Dopo aver iniziato nel 1990 all’età di sette anni a ballare al Conservatorio di Tolosa, nel 1995 viene ammessa alla scuola di ballo dell’Opéra di Parigi e nel 2000 entra nel corpo di ballo. Viene nominata étoile il 19 novembre 2007, all’età di 24 anni, al termine di una performance alquanto insolita de “Lo Schiaccianoci”, unica per ambientazione e senza costumi, a causa di uno sciopero.
Acclamata per la sua impareggiabile tecnica e per la qualità del suo lavoro tipica della scuola francese, da allora è stata regolarmente invitata a serate di gala internazionali. All’inizio della sua carriera ha spesso diviso il palco dell’Opéra di Parigi nel balletto “Giselle” con un’altra giovane star, Mathias Heymann, ed anche durante i tour mondiali a Monaco e Tokyo.

Dorothée Gilbert presta regolarmente la sua immagine anche alla moda. “La moda mi piace, mi diverte e allo stesso tempo prendo sul serio questo ruolo”. Appare su riviste come L’Express Styles (fotografata con altri ballerini famosi da Philippe Robert nel 2008 e da Gianluca Fontana nel 2014), Madame Figaro o anche M le magazine du Monde (serie con ballerini famosi, fotografata da Sean & Seng nel 2015). Evoca così il suo interesse per il mondo della fotografia di moda: “Trovo affascinante il mondo della pubblicità, come credo tutte le donne. Mi piace la moda, mi piace quando le donne sono sublimate nelle foto, quando sono davvero evidenziate nei video. Lo trovo bellissimo, è come un’opera d’arte. E poi è sempre positivo per una donna vedersi bella. Non ci amiamo necessariamente ogni giorno. Vedersi ben composte, ben preparate, ben evidenziate, con una bella illuminazione, è piacevolissimo”.

Nel 2012 è diventata, dopo Marie-Agnès Gillot, la musa della maison Repetto e nel 2013 l’ambasciatrice del suo primo profumo. Giustifica così la sua scelta di collaborare con il brand: “Quando sei un primo ballerino, fuori dalla ristretta cerchia degli spettatori abituali, rimani anonimo. Diventare ambasciatore di Repetto mi rende visibile, ma rende anche visibile la danza. Più ne parliamo, meno cliché ci saranno”. È diventata anche il volto del marchio Piaget nel 2015.

Hugo Marchand, è nato il 7 Dicembre 1993 a Nantes. Ha iniziato a ballare all’età di 9 anni al Conservatorio di Nantes, dove ha beneficiato dell’insegnamento di Marie-Elisabeth Demaille, ex ballerina dei Ballets du Rhin. Ha continuato la sua formazione grazie all’orario flessibile del College Victor Hugo di Nantes e ha ottenuto la medaglia d’oro al Conservatorio di Nantes all’età di 13 anni. È stato ammesso alla scuola di ballo dell’Opéra di Parigi nel 2007 ed è entrato a far parte del corpo di ballo nel 2011. È stato promosso Coryphée nel 2014 e raggiunge il grado di premier danseur nel 2016. Il 3 Marzo 2017, al termine della performance de La Sylphide durante una tournée a Tokyo, è stato nominato primo ballerino da Aurélie Dupont, direttrice del balletto.

Ha interpretato i suoi primi ruoli importanti in “Lo schiaccianoci” di Rudolf Nureyev e “La storia di Manon” di Kenneth MacMillan. ha poi ballato nel ruolo di Solor in “La Bayadère” ed è Romeo in “Romeo e Giulietta” nel Marzo 2016. E’ Oberon nel “Sogno di una notte estiva” di Balanchine nel 2017 e James in “La Sylphide” di Pierre Lacotte a Marzo e Luglio 2017.

Oltre ai balletti classici, Hugo Marchand si distingue anche nel repertorio contemporaneo: “The Anatomy of Sensation” di Wayne McGregor, “Clear, Loud, Bright, Foward” e “La nuit s’achève” di Benjamin Millepied, “Blake Works I” e “Herman Schmerman” di William Forsythe, “Sinfonia di Salmi e Catrame e Piume” di Jiří Kylián, “Variazioni Goldberg” di Robbins e “Thème et Variations”, “Duo Concertant”, “La Valse e Violin Concerto” di Balanchine.

LF Magazine

Foto: Massimo Danza