LA COMPAGNIA “ÀNEMOS” DI DANIELA FERRI: “I COLORI DELL’ANIMA”.

In scena l’interessante coreografia di Daniela Ferri nata dall’esigenza di raccontare il difficile viaggio dell’introspezione umana per le impervie vie dell’anima, abilmente interpretata dai danzatori Martina Varrassi e Rosario Marotta, che ne fanno vivere tutto l’aspetto emblematico.

Cosa accade quando l’uomo distoglie lo sguardo dal mondo esterno e si inoltra nell’osservazione di sè? Le innumerevoli sfaccettature della propria personalità, spesso contraddittorie tra loro, emergono sullo sfondo di seducenti panorami o abissi oscuri, ora preda di suggestioni fascinose ed un attimo dopo di opprimenti fantasmi: è il mondo dell’anima, con i suoi infiniti colori e le tonalità, una tela la cui armonia è responsabilità dell’Uomo e della sua conoscenza di sé. Un percorso che attraversa la paura e la negazione degli aspetti che si ignorava di possedere, e quindi la fuga ma poi il ritorno per l’accettazione, la scoperta liberatoria dell’umiltà, la forza miracolosa della rinascita.

Daniela Ferri, con la sua compagnia “Ànemos”, racconta attraverso questa coreografia la storia perenne dell’introspezione umana, delle sue contraddizioni, dei suoi cedimenti e dei suoi rifiuti: un pezzo di danza contemporanea e teatro danza drammatico, una lettura “a due” coraggiosa, animata da una forte gestualità, che i danzatori Martina Varrassi e Rosario Marotta interpretano con slancio ed intensità, dimostrando maturità artistica laddove restituiscono l’aspetto emblematico ed “animico” del pezzo, in una perfetta e reciproca specularità, riconducendo lo spettatore al segreto dell’esperienza introspettiva.

La Compagnia di Danza Contemporanea e Teatro Danza Ànemos (Ànemos come “anima”, ma anche come “vento”, simbolo della libertà espressiva della danza) nasce nel 2007 per opera di Daniela Ferri che ne è Direttore Artistico e Coreografa Principale. L’intento artistico è di contribuire in maniera originale e personale al panorama coreutico italiano interpretando un’apertura costante e dinamica alle nuove espressioni artistiche contemporanee:

“…La mia mente ha viaggiato, e molto. Si è mossa tra le sagge parole delle mie umili e brave insegnanti, ha percorso le curve imprevedibili della mia immaginazione, è cresciuta da autodidatta, si è allenata da buona osservatrice! Il mio intuito, sempre quello, mi ha portato molto avanti.

E’ diventato il mio lavoro, studiato sul campo, perfezionato dagli errori del tempo, e non nei mille corsi di aggiornamento dal bel nome e dal logo importante. Sono diventata coreografa inconsciamente, rompendo le tradizioni del mestiere, ma consapevole allo stesso tempo che coreografare è raccontare il vero e l’assurdo, e in questo mi sono trovata ad essere una pittrice, una scrittrice, una musicista, una scultrice. Se si vuole, si può. Se ci si crede, si realizzano i propri sogni. E poi si condividono …”.

Paola Sarto

Foto di Massimo Danza

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