LUISA SIGNORELLI: LA FORZA DELLA SEMPLICITA’

Intervista alla danzatrice e coreografa, una eccellenza nel panorama della Danza italiana.

Luisa Signorelli, danzatrice e coreografa, è la direttrice della compagnia Ballet-ex, un gruppo che si contraddistingue nel panorama nazionale per dare spazio alla danza maschile. Una scelta inusuale ma in linea con il carattere di un’artista che guarda lontano e cerca di andare oltre. Massimo Danza ha seguito fotograficamente alcuni momenti della sua attività, dalle prove agli spettacoli, alle registrazioni, ed oggi ne abbiamo raccolto una sintesi attraverso alcune immagini ed una intervista: ne emerge una personalità profondamente libera e creativa, che ci incanta per la sua trasparenza. Lo slancio architettonico delle sue coreografie ci rivela un profondo lavoro di ricerca e studio, affinchè il movimento di danza possa rivelare la vita di cui è simbolo. Con la forza della semplicità.

Come è nato l’amore per la danza?

Ho cominciato a danzare molto piccola, mia madre mi portò alla scuola di danza vicino casa per farmi fare un’attività come si fa con tutti i bambini. Il destino volle che fosse una scuola molto seria, con metodi all’avanguardia per i tempi, oltre alle lezione di balletto facevamo anche delle lezioni di composizioni, di musica, molta improvvisazione ed erano proprio queste lezioni che mi appassionavano di più. Esprimermi attraverso il movimento, senza schemi precostituiti e senza limiti, era ciò che più amavo e più mi divertiva.

Come ha fatto a far diventare la sua passione una professione?

Mi sono sempre rapportata alla danza con serietà, sin da giovanissima andavo alla ricerca del maestro più bravo, che potesse darmi qualcosa in più, sono stata all’estero, ho cercato di esplorare altri modi di vedere la danza e questo mi ha dato tantissimo. Ho voluto studiare più tecniche, vedere vari modi di insegnare. Sono sempre stata convinta che lo studio e la preparazione debbano essere al primo posto e che il conoscere risieda nella personale esperienza e applicazione di più metodi. Sulla base di ciò, e di una forte determinazione personale, tutto è venuto da sé. Certo non sono mancate le delusioni, i momenti di sconforto, di dubbio, ma alla fine nel bene e nel male non credo che potrei pensare ad una vita senza la danza, ed è questo che mi spinge ad andare avanti, ogni giorno.

Quando le è venuta l’idea di creare una compagnia?

L’idea di compagnia è qualcosa che scaturisce dopo anni di lavoro indipendente, di creazioni minori, ad un certo punto del proprio percorso artistico si pretende di più da se stessi, è un passo importante, che comporta rinunce, molto impegno ma che dà anche tanto. Nessuno è in grado di dirti come si fa, è un lavoro che si impara sul campo.

Perché una compagnia al maschile e perché il nome Ballet-ex?

Sono sempre stata affascinata dalla danza maschile per le sue molteplici sfaccettature: impeto, forza, vigore, ma anche delicatezza, sensibilità profonda, soavità e fragilità. Creare per danzatori uomini è, per una donna, una sfida, un ricerca di qualcosa al di là di se stessi: significa spogliarsi della propria apparente identità e provare a ricercare la danza nel senso più puro, significa non percorre strade già battute, ma sperimentare modelli espressivi diversi. Di qui il nome Ballet-ex: “ex” sta per experimentum.

Quali contenuti delle creazioni, quale volto ha l’invenzione coreografica di Luisa Signorelli?

Mi ispiro sempre alla vita attuale, al vissuto dell’uomo nel mondo contemporaneo. Amo riflettere sui temi della vita e sugli interrogativi che tutti ci facciamo: «che cosa è il tempo? cosa lo spazio? verso dove andiamo?». Allo stesso tempo rifiuto ogni sofismo, ogni intellettualismo logoro ma anzi ricerco una comunicazione semplice diretta. Cerco una danza che parli al pubblico, che lo accolga, che lo faccia sentire partecipe di ciò che vede, che sia in grado di fargli ricordare un vissuto universale e quindi  di emozionarlo.  Danzare è comunicare, è come parlare a delle persone, non ha senso salire in cattedra a dire “io sono…”, è molto più bello condividere, per questo dico ai miei danzatori: “siate veri, onesti, limpidi e semplici , è questo che dà forza”  perché il pubblico, soprattutto di questi tempi,  ha bisogno di purezza e di verità.

Ballet-ex ha inoltre delle attività parallele e sinergiche all’attività della compagnia

Ballet-ex organizza importanti concorsi e rassegne a livello nazionale per scuole di danza come il concorso coreografico Ballet-ex che si terrà a Roma l’11 aprile, la rassegna “Divertiamoci con l’arte” ed il Festival Ballet-ex il 1 giugno al teatro Olimpico di Roma, produce poi materiale didattico per insegnanti di danza, unico in Europa, ed infine tiene corsi di aggiornamento, tutte attività di supporto e a servizio della compagnia. Ballet-ex diventa dunque un modo di vivere la danza dove insegnanti, coreografi, danzatori e allievi trovano il loro spazio e una fonte di crescita artistica.

Quali sono gli appuntamenti per la prossima stagione ?

Terrò dei corsi di aggiornamento a Roma, il 7 e l’8 febbraio, e a Cazzago di Pianiga, Venezia, il 22 e 23 febbraio, mentre l’attività della compagnia riprende con spettacoli a Roma il 21 marzo ed il 17 maggio al teatro Viganò e l’11 aprile al teatro Orione, poi in Emilia Romagna il 29 marzo al teatro Herberia di Rubiera, ed infine il 1° giugno saremo di nuovo a Roma, al teatro Olimpico. Ho in cantiere una nuova creazione… e tanta fiducia nel futuro!

Paola Sarto

Foto Massimo Danza

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