“SO FAR” – COSI’ LONTANO…

La Compagnia di Danza Ballet-ex interpreta la nuova coreografia di Luisa Signorelli.

C’è una zona, misteriosa quanto inafferrabile, dove i sentimenti o le emozioni tra loro opposti sono così vicini che confinano e si sfiorano, prima che l’uno divenga l’altro o viceversa: quella linea sottile che esiste tra l’amore e l’odio, la forza e la fragilità, l’amicizia e la rivalità, la leggerezza e la gravità…

Luisa Signorelli con la sua coreografia “So Far” drammatizza in versi danzanti l’umano sentire, soffermandosi sui limiti delle sue eterne oscillazioni, tra ombra e luce.  Ad una ariosa ed ardita architettura di precisi ed affilati movimenti in elevazione, che i suoi danzatori costruiscono in potenza e bellezza, si contrappongono figure avviluppate, che sapientemente dipingono la fragilità dei corpi nell’abbandono della sconfitta o della paura. Ma anche la solidarietà, il valore assoluto di un abbraccio, la fuga ed il ritorno, la speranza e la disillusione. E poi il delizioso intermezzo sull’amicizia e le sue contraddizioni, un passo a due di una commovente freschezza.

Siamo trasportati in un quadro danzante animato da effetti pittorici e musicali suggestivi, l’umanità vi è raffigurata con delicata poesia, l’interpretazione teatrale dei danzatori, eccezionali per capacità tecniche ed artistiche, coinvolge il pubblico che a volte trattiene il respiro tanto ampio è l’abisso dell’umano mistero sul quale Luisa Signorelli ci porta a volare con la sua opera, ma sempre con la grazia e la generosità che la contraddistinguono, fino a farci intravedere il senso del limite nell’anelito alla libertà, tanto ben raffigurato dall’ immagine femminile protesa verso un vuoto irraggiungibile, e che apre l’intenso passo a due, elemento centrale dell’opera e che difficilmente dimenticheremo.

“So Far” coreografia di Luisa Signorelli. Interpreti: Christian Di Maio, Marcello Letizia, Francesco Marino, Etienne Pezzuto, Carlo Pacienza, Giuseppe Ranieri, Luisa Signorelli.

Prossimo appuntamento il 1° giugno 2015 al Teatro Olimpico di Roma.

Paola Sarto

Foto Massimo Danza

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