“Duets and Solos”: Mario Brunello e Beatrice Rana con le stelle della danza.

 

La linfa vitale ha ripreso a scorrere e a rianimare la scena italiana, ma vigono severe regole di distanziamento sociale; si riparte, quindi, con due grandi musicisti, la pianista Beatrice Rana e il violoncellista Mario Brunello, con étoiles della danza che hanno eseguito un programma di coppie ed assoli.

Si esce dalle giornate buie dell’emergenza a riascoltare virtuosi della musica e a rivedere étoile del balletto con una speciale serata di musica e danza intitolata, con semplicità, “Duets and Solos”, a cura di Daniele Cipriani, con la consulenza musicale di Gastón Fournier-Facio.

Il debutto c’è stato il 17 Luglio scorso a Nervi con un secondo spettacolo il 18 Luglio alle ore 21.30 a Ravenna, alla Rocca Brancaleone, nell’ambito del Ravenna Festival in collaborazione con Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova- Festival del Balletto di Nervi.

Nelle foto di Massimo Danza rivediamo Silvia Azzoni e Alexandre Ryabko esibitisi in “Nocturnes” con la coreografia di John Neumeier accompagnati al pianoforte da Beatrice Rana con le musiche di Fryderyk Chopin, il Notturno in do minore KK IVb/8 per pianoforte ed il Notturno op. 48 n. 1 in do minore per pianoforte.

La linfa vitale riprende a scorrere e a rianimare la scena italiana, ma vigono severe regole di distanziamento sociale; si riparte, quindi, con due grandi musicisti, la pianista Beatrice Rana e il violoncellista Mario Brunello, con étoiles della danza che hanno eseguito un programma di coppie ed assoli: il francese Hugo Marchand dell’Opéra di Parigi, l’italiano Matteo Miccini del Balletto di Stoccarda e lo spagnolo Sergio Bernal, già del Ballet Nacional de España. Ma ci sono stati anche degli straordinari passi a due, con quelle armoniose intrecciature, non certo socialmente distanziate, che i passi a due nel balletto classico spesso richiedono, con i partner avvinghiati, attorcigliati tra di loro. Ma niente paura, è tutto assolutamente regolare poiché sono stati presentati da due coppie di étoiles che sono coppie anche nella vita.

A Daniele Cipriani, ideatore e curatore dello spettacolo, lo spunto venne guardando le cosiddette ‘coppie stabili’ che cenavano tranquillamente al ristorante senza alcun pannello divisorio: “Fortunatamente, nel mondo della danza, ci sono molti ballerini che fanno coppia, e tra loro anche diverse étoiles, come le coppie che hanno danzato a Ravenna: Silvia Azzoni/Alexander Ryabko (HamburgBallet, italiana lei, ucraino lui) e Iana Salenko/Marian Walter (Opera di Berlino, ucraina lei, tedesco lui), che quindi possono tranquillamente toccarsi, abbracciarsi e stringersi senza contravvenire ad alcuna regola.”

Si dà il caso, inoltre, che diverse note coreografie, assoli e passi a due, furono create su pagine musicali per pianoforte e/o violoncello, che sono state, quindi, eseguite dal vivo da Brunello e dalla Rana; ed ecco che è stato possibile mettere insieme un interessante programma su celebri brani di grandi compositori, in cui due arti sorelle, quelle di Euterpe e di Tersicore, si intessono, ognuna mantenendo la propria cifra, ma formando un’unica stoffa. Grazie alla magia che solo l’arte sa regalare, si può parlare eccezionalmente di “passi di musica, note di danza”.

Tra i coreografi spiccano i nomi di Fokine, ma anche di celebri autori del ‘900 o contemporanei. Tra le curiosità, una moderna “Morte del Cigno” al maschile (coreografia di Ricardo Cue) interpretata da Sergio Bernal, che il pubblico ha apprezzato accanto alla tradizionale “Morte del Cigno” di Fokine interpretata da Iana Salenko (musica di Saint-Saëns). Bernal non ha mancato, comunque, anche di regalarci uno di quei suoi roventi brani iberici che mandano il pubblico in visibilio.

Hugo Marchand è stato l’interprete di “Suite of Dances” di Robbins (musiche di Bach), balletto originariamente creato per Mikhail Baryshnikov, mentre Matteo Miccini ha interpretato un assolo da SSSS di Clug (musica di Chopin).

Una coppia al maschile (di cui fa parte Bernal) ha interpretato Folia de Caballeros, originale passo a due maschile (musica di Corelli, coreografia di Bernal/De Luz) in cui i due “caballeros” danzano a distanza senza toccarsi mai.

Per i passi a due “in famiglia” il pubblico ha ammirato Thaïs di Roland Petit (musica di Massenet) interpretato da Salenko/Walter mentre la coppia Azzoni/Ryabko è stata interprete di Nocturnes di Neumeier, qui nelle foto di Massimo Danza (musica di Chopin), e di Sonate di Scholz (Rachmaninoff).

Non sono mancati momenti di sola musica, con la Quadrille per violoncello e pianoforte (dal secondo atto dell’opera Not Love Alone) di Rodion Scedrin, interpretati da Mario Brunello e BeatriceRana, la quale ha pure interpretato Aria (dalle Variazioni Goldberg ) di Bach e La Valse di Ravel.

Due serate dove, malgrado il distanziamento ancora richiesto in questo momento, si è stati insieme: arti diverse, artisti diversi, pubblico in sala.

“Duets ando Solos” ha espresso la felicità di una scena, fino a poco fa dormiente, come la Principessa Aurora, nella fiaba della Bella Addormentata e nel balletto omonimo che tutti conosciamo, la quale, spezzato il sortilegio, si risveglia da un lungo sonno in una magica notte di mezz’estate.

Grazie a Simonetta Allder, responsabile Ufficio Stampa di Daniele Cipriani.

LF Magazine

Foto: Massimo Danza