Miriam Mendoza e Sergio Bernal: “The last encounter”.

Un altro bel foto-reportage su di un balletto svoltosi nell’ambito de “Les Étoiles, gala internazionale di danza” a cura di Daniele Cipriani.

Questa edizione del Galà, oltre ad avere numerosi richiami al mondo del cinema, è stata impreziosita da un tocco ispanico. Sergio Bernal, Balletto Nazionale Spagnolo, e Miriam Mendoza, ballerina solista del Balletto Nazionale di Spagna, hanno dato vita per Les Etoiles di Daniele Cipriani, alla Prima italiana, “The Last Encounter”, con le coreografie di Ricardo Cue. Un quadro di grande eleganza e passione: un calpestio d’amore che finisce con un distacco, dal quale traspare tutto il loro vissuto fatto di passione e di scontri, di addii e di riprese, quasi evocando la coppia Fred Astaire e Ginger Rogers dal sabor iberico. Le note di “Hable con Ella”, di Alberto Iglesias, già colonna sonora dell’omonimo film di Pedro Almodovar, uno dei migliori registi di questi anni, hanno fatto il resto.

Miriam Mendoza ha iniziato gli studi di danza all’età di 12 anni presso il Royal Professional Dance Conservatory, finendo la laurea con una qualifica eccezionale. Durante la sua permanenza al Conservatorio partecipa al laboratorio coreografico, interpretando numerose coreografie del suo repertorio.

Si è formata con insegnanti come José Antonio Ruiz, Aída Gómez, Maribel Gallardo, Aurora Bosch, Fernando Romero e Merche Esmeralda. Partecipa al film “Iberia” di Carlos Saura.

Nel 2006, è entrata nel Workshop di studio del Balletto Nazionale di Spagna sotto la direzione di José Antonio Ruiz e nell’Aprile 2008 è entrata a far parte della compagnia Aída Gómez combinandola con la compagnia Rafael Aguilar. Successivamente, entra a far parte della compagnia Antonio Najarro negli spettacoli “Flamencoriental” e “Jazzing Flamenco”.

Ha interpretato ruoli da protagonista nella coreografia del repertorio come: Il cappello a tre punte (La molinera), Fantasía GalaicaPaso a cuatroViva Navarra ed Electra.

Nell’ Ottobre 2010 è entrata a far parte del Dance Corps della BNE, sotto la direzione di José Antonio. Dal 2012 è ballerina solista del Balletto Nazionale di Spagna.

Sergio Bernal, 29 anni, madrileno, ha la tecnica di un ballerino di danza classica e il temperamento di un interprete di flamenco. Viene applaudito, nei teatri di tutto il mondo, per la farruca del Molinero, così come nella coreografia “Il cigno” di Ricardo Cue, dove sulle musiche di Saint-Saëns, con uno slip e basta a coprire un corpo statuario, mette le ali della fantasia ad un personaggio solitamente legato al repertorio femminile.

“Ogni volta che ripropongo ‘Il cigno’ mi concentro sulla solitudine, sul silenzio. Ballo le ultime ore di vita di un essere vivente, di un cigno, appunto, ruolo solitamente affidato alle mie colleghe donne. Ma io credo che in quel momento, quando si sente la vita che fugge via, non si è né uomini, né donne, ma persone, sole”.

Bernal ha cominciato studiando il flamenco che è rimasto la sua passione, la base della sua tecnica, ma soprattutto è il punto di riferimento espressivo per riuscire a manifestare i suoi sentimenti.

LF Magazine

Foto: Massimo Danza